Franco Compagnini riceve l’ “Encomio Alla Carriera” dal Rettore Basile e dal Commissario Straordinario Mazzone

Il CUS Catania piange la scomparsa di Franco Compagnini, storico dirigente del centro universitario sportivo. La storia del CUS e quella di Compagnini sono state legate a doppio filo per quasi un cinquantennio. Sin dal 1965, anno di approdo all’Università, Compagnini divenne assiduo frequentatore del Centro Universitario Sportivo. Nel 1968 entrò a far parte del Consiglio Direttivo, carica ricoperta ininterrottamente fino al 1995. E proprio durante gli anni da consigliere visse da protagonista, sotto la presidenza di Giovanni Arcidiacono, i fasti del secondo ventennio del CUS Catania caratterizzati dalla realizzazione degli impianti di Viale Andrea Doria, dalla partecipazione di svariati atleti e rappresentative universitarie alle competizioni internazionali e soprattutto dalle medaglie ottenute dagli schermidori cusini a Montreal 1976 (argento nella sciabola a squadre di Angelo Arcidiacono) e Los Angeles 1984 (oro di Angelo Arcidiacono nella sciabola a squadre e bronzo di Ferro nella spada a squadre). Tornato nuovamente in carica da consigliere nel 2007, completò il mandato nel 2010 mettendo a disposizione la propria esperienza e l’instancabile operosità. “Franco ha segnato la seconda fase del CUS Catania unitamente a Giovanni Arcidiacono – dichiara il Past President Cesare D’Alessandro – E’ stato l’anima del CUS, che ha gestito in modo trasparente e con grande attenzione. Ha avuto un grande spirito di iniziativa, un entusiasmo coinvolgente e delle visioni che guardavano lontano. Fondamentale il suo contributo da VicePresidente e membro del “Comitato per lo Sport Universitario” per la realizzazione dell’impiantistica. Ha, inoltre, istituito “La settimana internazionale dello sport universitario” e il “Verbalino”, giornalino del centro universitario sportivo catanese. Se oggi il CUS può contare su un’impiantistica importante e su un’offerta sportiva di primo livello lo si deve a Franco Compagnini”. Negli anni al CUS corposo fu l’impegno a favore degli universitari. Mai sopra le righe, sempre morigerato e affabile amava lavorare alacremente senza proclami. Fu uno dei fautori della realizzazione degli impianti della “Cittadella” e del Centro Remiero “Amato – Cutaia”, conscio della necessità di consegnare agli studenti una “casa dello sport”. Non amava vantarsi dei risultati, dava per scontato impegnarsi a testa bassa con generosità. Sorrideva sornione con l’immancabile sigaro in bocca a chi avrebbe voluto portarlo sul palcoscenico principale, preferendo spendersi dietro le quinte con concretezza e corretezza. “Volevo un gran bene a Franco – afferma Nino Puleo, da sempre punto di riferimento del rugby cusino – Ritengo sia stato il più grande dirigente di cui il CUS Catania può fare vanto. Non amava apparire, ma il suo operato lo rende a mio avviso tra i grandi del panorama sportivo universitario nazionale”.  “Con Franco Compagnini se ne va un pezzo di storia del CUS Catania – dichiara Luigi Mazzone, già atleta cusino e attuale Commissario Straordinario – Personalmente ero molto legato a Franco in quanto sono cresciuto fin da piccolo nel CUS Catania di Giovanni Arcidiacono prima, e Franco Compagnini e Cesare D’Alessandro successivamente. Anni indimenticabili in cui la figura di Franco spiccava per garbo, intelligenza ed empatia umana. Proprio l’anno scorso tra i miei primi atti da Commissario ho pensato che fosse giusto tributare a Franco un riconoscimento per tutto quello che aveva fatto nel corso della sua vita per il Cus Catania e in Rettorato l’abbiamo insignito dell’ <Encomio alla Carriera>”. La consegna dell’encomio è stato l’ultimo atto d’amore del CUS per Franco. Oggi Franco non c’è più. C’è chi ama immaginarlo nella sua amata Cuba, in attesa dell’ennesimo ritorno in campo per dare man forte al CUS Catania, che dar par suo conserverà per sempre e con grande cura il ricordo di chi lo ha reso grande.